
BIELLA. Sono una sessantina i “furbetti del vaccino” a cui la Procura di Biella ha inviato ieri mattina gli avvisi di garanzia. Tanti per una piccola città e soprattutto trasversali, provenienti dal mondo delle cooperative come da quello dei salotti buoni e dei consigli d’amministrazione. Nel mucchio dalle prime indiscrezioni si possono trovare tanti medici in pensione, tutti quelli che non sono più in attività, qualche dirigente, avvocati e commercialisti.
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Biella, tra i 60 furbetti indagati anche avvocati e commercialisti – La Stampa
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