Mustafà al-Nazzal, il bambino di cinque anni nato senza arti per colpa di un bombardamento aereo con armi chimiche in Siria, e suo padre Munzir, cui è stata amputata la gamba destra, protagonisti dello scatto ‘Hardship of Life’ che ha fatto il giro del mondo diventando immagine simbolo del dramma siriano, sono arrivati in Italia. I due sono atterrati con tutta la famiglia all’aeroporto di Fiumicino Leonardo da Vinci.
L’arrivo in aeroporto
In braccio al suo papà, seduto su una sedia a rotelle spinta da un addetto di Adr Assistance eun sorriso solare. Si è svolto così l’arrivo all’aeroporto del piccolo Mustafà giunto a Roma con la mamma Zeynep, il papà Munzir e le due sorelline. La famiglia dopo essere scesa dall’aereo e scortata dalla Polizia, ha raggiunto l’uscita del Terminal 3 dove ad attenderla c’erano molte troupe televisive insieme con giornalisti e fotografi. Durante il breve transito, Mustafà ha continuato a salutare, sorridere e a mandare baci.
Sorgente articolo:
Padre e figlio mutilati dalla guerra in Siria sono arrivati in Italia con la famiglia – Sky Tg24
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